mercoledì, febbraio 20, 2013

Da dove cominciare?

 

Dov’e` che trovi informazioni sui prigionieri italiani di guerra in Australia? La cosa ovvia da fare e` usare Google e vedere cosa viene fuori. E` un buon punto di partenza, ma per un PhD (e in generale per ogni ricerca che vuoi che sia accettata dal mondo accademico) devi verificare independentemente tutto quello che trovi sull’Internet.

E` cosi` perche` l’Internet e` piena di mondezza, e non puoi fidarti di quello che ci trovi. La cosa migliore, ovviamente, e` di affidarsi a fonti di informazioni originali, seguite da fonti secondarie affidabili, come libri ben documentati e articoli scritti da ricercatori rispettabili.

L’Australian War Memorial (AWM) http://awm.gov.au ha una vasta collezione di documenti, immagini e oggetti. Ci ho trovato il Report on the Directorate of Prisoners of War and Internees at Army Headquarters, Melbourne, 1939-1951 (Rapporto sul Direttorato dei Prigionieri di Guerra e Internati al Quartier Generale dell’Esercito, Melbourne, 1939-1951), che lista quando e come molti prigionieri di guerra italiani vennero trasferiti in Australia:

Data di arrivo
Ufficiali
Altri gradi
Da dove
28 mag 1941
6
2,000
Medio Oriente
15 ago 1941
405
412
Medio Oriente
23 ago 1941
2
15
Medio Oriente
13 ott 1941
110
879
Medio Oriente
15 ott 1941
25
923
Medio Oriente
15 dic 1941
13
167
Medio Oriente
26 feb 1942
38
218
Marina mercantile
04 ott 1943
2
1,012
India
01 nov 1943
1
506
India
16 nov 1943
1
506
India
29 dic 1943
1
506
India
16 gen 1944
1
506
India
05 feb 1944
2
1,012
India
22 feb 1944
4
2,024
India
26 apr 1944
8
4,048
India
29 dic 1944
-
991
India
12 feb 1945
-
2,076
India
Totali:
619
17,801


Totale generale:

18,420


Nota che tutti i prigionieri trasferiti dall’India arrivarono in Australia quando la pace fra l’Italia e gli Alleati era gia` stata comunicata (8 settembre 1943). L’Australia non si perito` di ottenere lavoratori a basso prezzo invece che farli riunire con le loro famiglie. Dopotutto, l’Italia aveva perso la guerra, no? Che importanza aveva che soldati italiani stavano combattendo fianco a fianco con gli Australiani contro i tedeschi?

In ogni caso, anche se faceva piacere l’aver trovato dei numeri, dove potevo trovare informazioni sui singoli prigionieri?

La riposta era: agli Archivi Nazionali Australiani (National Archives of Australia, NAA) http://naa.gov.au, che fornisce online una lista di tutti i prigionieri di guerra che vennero tenuti in Australia. La lista, disponibile come serie MP1103/1, fornisce cognome, nome, data di nascita e nazionalita` di 44,513 POWs, di cui si spera che 18,420 sono italiani.

Estrarre dalla lista i dati riguardanti i prigionieri italiani non e` triviale, perche` l’informazione e` contenuta in stringhe di caratteri come quella che segue:

Per selezionare tutti ed esclusivamente gli italiani, non puoi dipendere solamente sulla parola “Italian” o sulla presenzan del codice “PWI”, ma selezionare tutti i record che includono una delle due parole sembra la migliore soluzione fattibile. Ci sono in effetti alcuni italiani classificati come giapponei, giavanesi o tedeschi.

Il formato era standardizzato, ma a volte una virgola era stata battuta dove doveva esserci un punto e virgola; altre volte la stringa “Date of birth” era stata rimpiazzata con “DOB”. E in altri casi la data di nascita mancava completamente, o solo l’anno o il mese e l’anno erano riportati.

Grazie alle possibilita` di analisi e ordinamento di un programma spreadsheet e dopo aver rimosso blocchi di record, puoi ridurre la lista a circa 23’000 record.

A questo punto devi affrontare il problema che la lista include pure gli Internati italiani. Cioe` gli italiani che erano residenti in Australia quando l’Italia dichiaro` guerra agli Alleati.

Teoricamente tutti i prigionieri di guerra sono identificati da un codice che inizia con le tre lettere PWI (Prisoner of War - Italy, cioe` prigioniero di guerra - Italia, che spiega l’indirizzo originale di questo blog), ma questo non era stato fatto sistematicamente. A questo problema si aggiungeva il fatto che alcuni internati vennero riclassificati come prigionieri di guerra, il che` vuol dire che la stessa persona e` ora registrata due volte. Inoltre alcuni internati vennero semplicemente classificati come prigionieri di guerra.

Gli Archivi Nazionali hanno fatto un lavoro incredibile perche`, oltre a battere alcuni dati per ogni prigioniero/internato, hanno anche scannerizzato l’originale delle loro schede personali, chiamate “Service and Casualty forms” (formulari di servizio e eventi), che hanno poi messo a disposizione online. Ecco come si presenta una di quelle schede (per vederne i dettagli guarda all’imagine da sola, senza il resto della pagina):

Francesco Della Pietra, un contadino pugliese ventitreenne, venne catturato in Etiopia (che allora si chiamava Abissinia) l’11 dicembre 1940. Arrivo` a Sydney il 4 ottobre 1943, con la prima nave carica di prigionieri di guerra italiani provenienti dall’India. Forse quando si imbarco` dopo quasi tre anni di prigionia, sapendo che l’Italia non era piu` in guerra con gli Alleati, penso` che lo stavano rimpatriando.

Ma non era cosi`. Lo aspettavano ancora tree anni di prigionia. Arrivo` nel campo di prigionieri di Cowra, nella Nuova Galles del Sud (NSW, lo stato con Sydney) il 9 novembre 1943. Poi, il 17 gennaio 1944, venne mandato a lavorare a Launceston, in Tasmania (PWCC e` l’abbreviazione di Prisoners of War Control Centre, Centro di Controllo per i Prigionieri di Guerra). Dopo essere stato trasferito un paio di volte, il 10 gennaio 1947, finalmente, si imbarco` sul vapore Otranto (di cui puoi vedere un'immagine qui sotto) che lo riporto` in Italia. Per pura coincidenza la nave aveva il nome di un porto italiano che distava meno di 120km dalla cittadina dove era nato.

Non ti viene la pelle d’oca leggendo di questa gente? A me viene, ma forse e` solo l’aria fredda che il condizionatore mi soffia sulla schiena. :-)

Comunquesia, sono riuscito a ridurre il numero di record fino a 18’550, allettantemente vicino ai 18’420 listati nel documento ho ottenuto dal War Memorial.

Ora dovro` scoprire quanti di quei prigionieri di guerra tornarono in Australia come emigranti...

2 commenti:

  1. In vacanza in Australia nel 2006, alcuni italiani da lungo tempo residenti a Melbourne mi dissero che alla fine della II G. M.il governo australiano offrì ai prigionieri di guerra italiani la possibilità di rimanere in Australia. Le risulta?

    Italiani imprigionati dai tedeschi e dagli alleati che, a guerra terminata, dopo mille sofferenze, finiranno per emigrare in Germania, Stati Uniti e Australia. Che triste storia!
    Lazzaro

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  2. Buonasera! Complimenti per la mole di lavoro fatta e che avra`da fare.Da parecchio tempo cerco di trovare tracce della vita che mio nonno Giovanni Maria Corradin,emigrato in Australia , come minimo 8-10 anni prima della seconda guerra mondiale, fatto prigioniero dopo l`8 Settembre 43 in Australia, e ritornato in Italia primi anni cinquanta.Lo so che e`pochissimo, ma purtroppo ,chi avrebbe potuto aiutarmi non sono piu tra di noi!Da quando mi posso ricordare, sono sempre stato appresso al nonno, ma mai parlato di queste cose, ero troppo piccolo, purtroppo, pensi che quando arrivo`a Genova, ad aspettarlo cèrano mio padre e mio zio, ma non sapevano chi fosse.Incontrarono un signore, il quale chiese a loro a chi stessero aspettando. Alla risposta di mio padre : il sig.Giovanni Corradin, questo rispose : sono io chi state aspettando!Questo per cercare di spiegare come era la situazione di parecchi emigranti!Io vivo pure,da 45 anni, fuori dallÌtalia, in Germania,come mio nonno materno prima della prima guerra mondiale!le sarei molto grato se potesse darmi un aiuto, dove posso ricercare o rivolgermi. toni.corradin@t-online.de Mille Grazie

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